Confini attuali: viale Regina Margherita – piazza Regina Margherita – viale Regina Margherita – piazza Buenos Aires – viale Regina Margherita – via Salaria – via dei Prati Fiscali – ferrovia Roma-Orte – ponte sul fiume Aniene della ferrovia Roma-Orte – fiume Aniene – ferrovia Roma-Orte – via Nomentana – viale Regina Margherita.
Origine del nome: nasce nel 1926 con il nome di Savoia, dal nome della residenza di Casa Reale (l'attuale Villa Ada), per poi assumere il nuovo nome Trieste nel 1946, preso da Corso Trieste, che costituisce la sua direttrice storica, attraversandolo da via Nomentana a piazza Annibaliano.
Storia: la zona dove oggi insiste il quartiere si trovava fuori dalle mura ed era indicata genericamente come “Campagna Romana”. In età repubblicana i contadini vi coltivavano i propri campi, trasformati poi in latifondi da nobili arricchiti in epoca imperiale. Vaste distese di campi sotto un solo padrone, che ne affidava la coltivazione agli schiavi. Tale processo portò al degrado dell’agricoltura e i campi furono così adibiti a pascolo. Le ville che sorsero nella zona erano contorniate da orti e giardini ben coltivati. Nelle vicinanze si costruirono acquedotti e sepolcri. La zona era delimitata da due antiche strade: la Salaria e la Nomentana.
La sistemazione del suo nucleo storico inizia con il piano urbanistico del 1909, firmato dall'architetto Edmondo Sanjust di Teulada, per concludersi intorno agli anni trenta con l’edificazione prima di villini e poi di complessi di abitazione a carattere più intensivo, costruiti sulle aree di ville non più esistenti (per esempio Villa Lancellotti)
Oggi il quartiere raccoglie la metà della popolazione residente nella II Circoscrizione: circa 70.000 individui ed è perciò “popoloso” ed “intensivo”, assillato da numerosi problemi soprattutto di natura viaria. L’inquinamento atmosferico ha ormai raggiunto vertici impensabili (basti pensare che Viale Libia è stata definita “la camera a gas”). Tuttavia il quartiere Trieste offre sensazioni eterogenee con le diffuse vie alberate, con le piazze circondate da aiuole e panchine (come piazza Verbano o piazza Istria), con le chiese moderne, le catacombe che lo attraversano e con infinite gallerie, con le ville che sono testimoni di un illustre passato.
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