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I quartieri: Ponte Mammolo

Superficie: 602,12 ha.

Confini attuali: ponte Mammolo - via Tiburtina - via Casal de’ Pazzi - viale Kant - via G. Zanardini - via Nomentana - via Casale S. Basilio - via Tiburtina - ponte di Cervara - fiume Aniene - ponte Mammolo.

Origine del nome: prende il nome dal ponte romano del V secolo, chiamato pons mammeus, forse da marmoreus, in relazione ai travertini di cui era fatto il ponte ed ai marmi che lo adornavano.
Un'altra ipotesi è che mammeus si riferisca a Giulia Mamea, la madre di Alessandro Severo.

Storia: nella zona in origine abitavano soltanto pochi agricoltori e piccoli proprietari terrieri che vendevano i propri prodotti al mercato di piazza Vittorio Emanuele. A Ponte Mammolo c’era anche qualche proprietario di cave di pozzolana, materiale usato per fare la calce di cui era ricca la zona di Rebibbia. Negli anni trenta la zona assunse le sembianze di una borgata industriale e cominciò a riempirsi di numerosi opifici industriali. La facilità di comunicazione con il centro, la vicinanza dello scalo ferroviario di Roma-Tiburtina, il basso costo dei suoli destinati all’edificazione favorirono lo sviluppo della zona. I terreni utilizzati in un primo tempo per l’attività agricola furono espropriati gradualmente per essere destinati all’edilizia popolare, come risposta al grave problema abitativo che coinvolse Roma nell’immediato dopoguerra, che permise una decisa espansione della città in aperta campagna. La prima ondata di crescita del quartiere investì soprattutto l’area circostante la via Tiburtina, dove nel 1936 venne costruita la chiesa dedicata al Sacro Cuore. Nell’area attorno alla via Nomentana invece, rimasero ancora alcuni casali circondati dalla campagna, e qualche istituto religioso: soltanto in un secondo momento avverrà una vera edificazione della zona. Tra il 1960 e il 1961 nell’antica tenuta del cardinale Rebiba viene costruito il carcere di Rebibbia, su progetto di Sergio Leuci.
Con la legge 167 anche a Ponte Mammolo compare l’edilizia economica e popolare, soprattutto nella zona limitrofa alla via Nomentana. Ciò anche grazie all’apertura della linea metropolitana che diede un nuovo impulso alla vita del quartiere, favorendo i contatti con le zone più centrali della città.
Oggi Ponte Mammolo si presenta come un quartiere piuttosto moderno che ha in parte conservato il suo originario aspetto campestre grazie al verde che circonda quasi ovunque gli edifici. La zona è caratterizzata anche da numerosi centri sportivi.
Tuttavia, il quartiere incontra anche molteplici difficoltà per la scarsa presenza di strutture indispensabili alla vita dei suoi abitanti, in grado di conferirgli una vera identità, per non ridurlo nel ruolo di “quartiere dormitorio”. La sfida odierna è quella di riuscire a trovare un’integrazione tra la struttura urbana e gli spazi verdi, inseriti quasi casualmente tra le costruzioni, in modo da dare al quartiere una nuova e più piacevole identità. 

  Casal de' Pazzi

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                     Ultimo aggiornamento: 30 March, 2015 11:29
 
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