
Superficie: 712,31 ha.
Confini attuali: riva sinistra del Tevere dal ponte ferroviario, ferrovia Roma-Civitavecchia, mura urbane, piazzale Ostiense, mura urbane, porta Ardeatina (esclusa), via Cristoforo Colombo, via Laurentina, via delle Tre Fontane, via Ostiense, fosso delle Tre Fontane, fiume Tevere.
Origine del nome: la via Ostiense è la matrice storica del quartiere omonimo, una delle più antiche vie aperte dai romani che permise all’Urbe di collegarsi con quella che oggi è detta Ostia Antica e quindi con il mare aperto.
Storia: ancora oggi la via Ostiense mantiene inalterato il senso del collegamento con la nuova Ostia, l’Ostia-mare o Ostia-Lido che da diversi decenni è la meta estiva di molti romani. A realizzare questo collegamento con il mare fu Benito Mussolini, al quale si deve l’apertura della parallela via del Mare. Il regime fascista intervenne con grandi progetti nel quartiere Ostiense, non solo con l’edificazione di numerosi palazzi ma, soprattutto, con la costruzione della monumentale e neo-razionalista stazione Ostiense. Il quartiere è inoltre segnato dalla presenza dei sepolcri, della piramide Cestia (anche se appartiene al rione Testaccio), del cimitero protestante che ci invita a rendere omaggio alla tomba millenaria di S. Paolo. Ma il suo maggior tesoro è rappresentato dalla basilica del Santo, considerato il vero organizzatore delle comunità cristiane e della Chiesa romana.
Nel quartiere prese forma il primo grande insediamento industriale di Roma, non solo per la presenza dei Mercati Generali, uno dei luoghi più tipici della città che si apre lungo la via Ostiense, ma anche per quella dell’imponente gasometro e per il porto fluviale. Così comparvero una centrale elettrica, gli stabilimenti della Società romana gas, officine, fabbriche, ecc.
Il quartiere Ostiense è, inoltre, arricchito dalla zona della Garbatella che rappresenta uno dei massimi esempi di struttura urbanistica autonoma periferica.
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