Superficie: 616,78 ha.
Origine del nome: originariamente il quartiere nacque con il nome di “Milvio”, ma nel 1935 venne ribattezzato con il nome attuale, probabilmente in riferimento all'esito della Prima guerra mondiale.
Confini attuali: a sud viale delle Milizie, confine con il rione Prati; ad est il lato destro del Tevere da ponte Milvio a ponte Matteotti e dal tratto urbano della Via Cassia che dalla piazza dei Giuochi Delfici arriva a ponte Milvio; la strada è il confine con il quartiere Tor di Quinto; ad ovest la via Trionfale fino a piazza Walter Rossi, confine con il quartiere Trionfale; a nord-ovest la via della Camilluccia fino a piazza dei Giuochi Delfici, confine con il suburbio Della Vittoria.
Storia: il quindicesimo quartiere di Roma è situato nell'area nord della città, a ridosso delle Mura Aureliane e del fiume Tevere. È fra i primi 15 quartieri nati nel 1911, ufficialmente istituiti nel 1926 e fu urbanizzato all'interno del piano regolatore generale elaborato da Edmondo Sanjust sotto l'amministrazione di Ernesto Nathan. Poiché inizialmente era di proprietà dello Stato, non fu coinvolto da quella speculazione edilizia che colpì molti altri quartieri alla loro origine. Venne introdotto, infatti, il principio secondo il quale i fabbricati alti fino a 24 metri dovevano essere alternati a villini di due o tre piani.
Le prime case furono quelle costruite dall'Istituto Case Popolari in via Sabotino, quattordici piccoli fabbricati che furono demoliti negli anni '60.
Molto particolare ed originale l'assetto architettonico dei molteplici villini del Lungotevere, accomunati da un ritorno allo stile rinascimentale e barocco, secondo un gusto e una tendenza dell'epoca (1909/1911).
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