Superficie: 349,44 ha.

Confini attuali: un solo nucleo di abitazioni raccolte fra la via Appia, via Erode Attico, via del Triopio, via Talarchiana, via Appia Pignatelli, via Cesarano e via Regilla, nucleo meglio conosciuto sotto il nome di Quarto Miglio. Il resto è costituito dall’ampia area racchiusa dalla via Appia Antica, via di Cecilia Metela, via dell’Almone, via Appia Nuova e via Erode Attico.

Origine del nome: il quartiere Appio Pignatelli prende nome dal passaggio di una strada che Innocenzo XIII fece costruire per unire la via Appia Antica con l’Appia Nuova, con il nome di Appia Pignatelli.

Storia: La fisionomia del quartiere disegna un’immagine non solo scomparsa, ma non più conoscibile; in essa si racchiude il senso di una storia millenaria che l’era tecnologica ha ormai sepolto: la storia dell’antica Campagna Romana. Ci imbattiamo così nella gerarchia di campagna che iniziava con il padrone e passava quindi al fattore, al massaro, al guardiano, al dispensiere e al guardiacasale. Storia di un’epoca ormai conclusa: gli ultimi sensali della campagna romana curavano i propri affari in piazza della Rotonda davanti alle colonne del Pantheon, ma ciò fino agli ultimi anni cinquanta. Così il quartiere Appio Pignatelli dimentica tra le case del Quarto Miglio e i prati smeraldini del circolo del golf che ben altro e più intenso era il sapore e il profumo della campagna romana i cui usi e costumi sono ormai andati perduti.

 

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