Superficie: 584,91 ha.
Confini attuali: è compreso tra la via Appia Nuova fino all’incrocio con via dell’Almone, che prosegue in via di Cecilia Metella, per poi girare e ritornare verso la città lungo la via Appia Antica fino a raggiungere le mura aureliane davanti alla porta di S. Sebastiano e quindi scendere lungo il viale delle Mura Latine, oltrepassare il piazzale Metronio fino al piazzale Appio, da dove ha inizio la suddetta Appia Nuova.
Origine del nome: il quartiere prende nome da due delle più antiche strade consolari risalenti all’età dell’antica Roma che lo attraversano: la via Appia e la via Latina.
Storia: l’Appio Latino comprende luoghi topici dell’immagine più antica e classica di Roma: la tomba di Cecilia Metella, il Circo di Massenzio e la basilica di S. Sebastiano. Una volta l’area del quartiere presentava pergole di osterie campestri, prati, casali e ville dai parchi rigogliosi e ombrosi. Un po’ ovunque si trovavano vigne il cui vino genuino era atteso dai romani per le ottobrate “fori porta”. Accompagnata da sepolcri e ruderi monumentali, con antiche chiese e catcacombe, la via Appia Antica venne definita “la regina delle vie”; la via Appia Nuova, invece, sistemata in età moderna, era percorsa dai carri di vino provenienti dai Castelli romani e dai gitanti “fori porta”. Anche la via Latina è segnata da importanti resti monumentali della Roma antica con catacombe e sepolcri sotterranei.
Appena fuori porta Metronia era nata una borgata detta anch’essa di Porta Metronia dalla fama non del tutto limpida, che fu cancellata durante gli anni del fascismo.
Il prezzo economico dei terreni oltre la porta S. Giovanni attirò, negli anni Trenta, gli interessi della speculazione edilizia che con le sue costruzioni cancellò anche il ricordo del paesaggio rupestre e dei viottoli che lo percorrevano.
Il quartiere oggi è contraddistinto da un’urbanizzazione ad abitazioni intensive.
|Festa di San Giovanni| |Mercato Via Sagno|
|COME NASCE ROMA CAPITALE| |I QUARTIERI DI ROMA|